Rapporto madre e figlia

Si sa. Il rapporto che si instaura tra una madre e una figlia nel corso di un’intera vita è uno dei più amabili e dei più intensi tra tutti, e forse (anzi, molto probabilmente) uno dei pochi a sopravvivere e a resistere al tempo, ai cambiamenti e alle problematiche della vita di tutti i giorni.

Non sempre il rapporto tra una madre e una figlia nasce e si sviluppa nella giusta direzione: questa pianta che è la relazione umana dovrebbe essere innaffiata costantemente da entrambi i giardinieri (noi siamo i giardinieri dei nostri rapporti), non da uno soltanto. Quando un giardiniere si affanna a lavorare per due si potrebbero provare rabbia e frustrazione nei confronti di una mamma assente, oppure delusione e dolore per una figlia che non ci apprezza o che non ci riconosce più.

Nonostante le difficoltà che questo rapporto (spesso di amore-odio) può comportare, coltivare una relazione madre-figlia sana dovrebbe essere una vera e propria prerogativa: le persone che ci circondano e con le quali spendiamo maggiormente il nostro tempo (e questo vale anche per le altre figure familiari, non soltanto per la figura della mamma o della figlia) sono quelle che più ci conoscono e quelle che a lungo andare risulteranno essere le nostre risorse più preziose, soprattutto nei momenti di difficoltà.

È chiaro: un rapporto non è una rosa senza spine e mai lo sarà. Non si può immaginare di vivere una vita senza problemi semplicemente perché questo tipo di vita non esiste e mai esisterebbe, neanche se ci sforzassimo. Le spine in un rapporto madre-figlia servono a crescere, a comprendere un po’ meglio il carattere dell’altra, ad amare e ad accettare il prossimo per ciò che è, consapevoli di ciò che ci ha dato e di ciò che continuamente ci insegna.

Perché non soltanto una madre è capace di insegnare qualcosa ad una figlia, ma anche una figlia può insegnare qualcosa di prezioso ad una madre, qualcosa che lei magari ignora o che non riesce più a percepire: il rapporto tra madre e figlia è bello proprio perché dovrebbe viaggiare in entrambi i sensi; è triste, invece, quando ci sembra di percorrere una strada a senso unico.

Una mamma che aspetta una figlia spera di poter vivere con lei una relazione alla pari, fatta di complicità e confidenze.
Alle volte può non essere così: la realtà non è soltanto pacifica ma è anche conflittuale (come scrivevamo prima, non esiste rosa senza spine). Soprattutto durante il periodo adolescenziale il rapporto madre-figlia potrebbe incrinarsi a causa dei cambiamenti che un’adolescente si ritrova improvvisamente a vivere, così tumultuosi e allo stesso modo rapidi.

È in questo momento che il rapporto madre-figlia può assumere maggiormente delle sfumature negative, le quali possono amplificarsi nel tempo se tra le due figure esiste uno spazio generazionale molto ampio o se la figura materna è incapace di gestire ed accettare i cambiamenti della propria figlia, oppure possono scomparire: in questo casa mamma e figlia riescono a ritrovare un equilibrio psicologico, collaborando ed imparando ad accettarsi nonostante le proprie debolezze e i propri difetti.

Redazione Ritina80