SI DESCRIVE COSì…

Voltaire disse “la scrittura è la pittura della voce” se è davvero così allora i miei dipinti sono un casino totale, pieni di giallo e rosso con qualche schizzo di nero che appare in mezzo all’azzurro del cielo. L’amara verità è che non so disegnare ma va bene perché quando hai passato la vita intera a cercare di capire come eliminare i pensieri che hai in testa alla fine giungi alla conclusione che dentro di te non posso stare altrimenti rischi di scoppiare.

La mia passione per la scrittura è nata così.

Vorrei scrivere un libro, anzi ne vorrei scrivere tantissimi perché ho molto da raccontare ma non sono pronta ad espormi quindi per ora mi limito a leggere. Ho iniziato così: passando da un autore all’altro, divorando storie, rileggendo pagine e recitando copioni. Finché, alla fine, ho capito che volevo provare a mettere insieme anch’io delle parole per comporre frasi e con le frasi dare vita al mio mondo immaginario.

Però vorrei dire una cosa; non sono una poetessa o una scrittrice sono solo Ary. Una qualunque ragazza di periferia che un giorno ha deciso di raccogliere i suoi stracci e andare avanti perché alla fine il passato è questo no? Incasinati brandelli di ricordi, stracci logori e bellissimi al tempo stesso che esigono di essere raccontati. Non vissuti come un loop continuo, solo spolverati ogni tanto.