DIO SCEGLIE UNA MAMMA PER UN BAMBINO DISABILE

Ogni mamma è un essere speciale, ad ogni mamma viene affidato un figlio che con infinito amore accudirà.
Un giorno ho ricevuto in dono questa lettera che narra la storia di una scelta.

La maggior parte delle donne diventano madri accidentalmente, altre per scelta.

Quest’anno, quasi 100.000 donne diventeranno madri di bambini disabili.
Vi siete mai chiesti come vengono scelte le madri di questi bambini?
In qualche modo, visualizzo Dio sospeso sopra la terra che seleziona i  suoi strumenti per diffusione con grande cura e deliberazione.
Egli  osserva e istruisce i suoi angeli ad annotare in un registro  gigante: “Paolo e Chiara, un figlio santo patrono Matteo”;  “Luca,  Stefania, una figlia, santa patrona Cecilia”. Poi passa un nome ad un  angelo, sorride e dice: “darò a questa donna un figlio disabile”.
L’angelo è curioso: “perché fai questo Dio? Lei è così felice!”
“Esattamente!”, risponde Dio, “potrei dare a una madre che non conosce gioia, un bambino disabile? Sarebbe crudele“.
“Ma ha pazienza?”, domanda l’angelo.
“Non voglio che lei abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un  mare di autocommiserazione e disperazione; una volta passato lo shock e i  risentimenti saranno scivolati via, lei si rimboccherà le maniche. L’ho  guardata, oggi. Ha quel sentimento di fierezza e indipendenza, dovrà  insegnare al suo bambino a vivere nel suo mondo e non sarà facile“.
“Ma Dio, io penso che lei non ti crederà più!”.
Dio sorrise: “non importa, io posso sopportarlo. Sì, sì questa è perfetta. Lei ha abbastanza egoismo”.
L’angelo boccheggia: “Egoismo? E cos’è, una virtù?“.
Dio accenna col capo.
“Se lei non può separarsi dal suo bambino di quando in quando, non  sopravviverà mai. Sì, benedirò quella donna con un bambino meno  perfetto.
Lei non lo comprende ancora, ma sarà invidiata.
Non darà mai  per scontata una parola detta, non considererà mai un passo, ordinario.
Quando il suo bambino la chiamerà per la prima volta mamma, sarà davanti  ad un miracolo e saprà riconoscerlo! Quando descriverà un albero o un  tramonto al suo bambino cieco, lo vedrà come poche persone hanno mai  visto le mie creazioni.

Le permetterò di vedere chiaramente le cose che  vedo io: ignoranza, crudeltà, pregiudizi e le permetterò di essere al di  sopra di loro.

Non sarà mai sola. Sarò al suo fianco ogni minuto di  ogni giorno della sua vita, perché lei sta facendo il mio lavoro, come è  certo che lei è qui al mio fianco”.
“E qual è il suo Santo patrono?”, domanda l’angelo.
Dio sorrise.”Uno specchio basterà”.

Valeria De Simola

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