Mamma casalinga vs Mamma che lavora

«Ah…allora sei una casalinga? Che fortunata che sei!! A me tocca invece portare i bimbi a scuola, andare a lavoro e poi passare di nuovo a prenderli a scuola, con spesa di corsa e cena da preparare al volo, ogni giorno!».

«…e il tuo lavoro ti piace, vero? Beata te che puoi staccare dalla routine quotidiana e che fai qualcosa per te stessa, che sei indipendente economicamente…»

«La cosa più bella è vederli che ti abbracciano, ti baciano e ti dicono che ti vogliono bene. Peccato non poterli avere con sé tutto il giorno!»

«Mi vedono tutto il giorno e spesso e volentieri mi rispondono male e mi chiedono perché loro non possono rimanere per il dopo scuola come tutti i loro amici invece che stare ad annoiarsi con me. àˆ deprimente”»

«Perdo la loro crescita»

«Vivo in funzione loro e quando saranno grandi, cosa ne sarà  di me professionalmente?»

Questi sono stralci di conversazione che molte di noi conoscono bene. àˆ una specie di confronto tra i pro e i contro di due categorie di mamme, quelle che lavorano e quelle chesono a casa.
Ad esser precisi però bisognerebbe considerare anche le mamme che hanno il part time e quelle che lavorano da casa, sotto categorie con dinamiche paragonabili alle precedenti.

A me personalmente è stato dato più di una volta della mantenuta, della fortunata che si può permettere di non fare nulla tutto il giorno mentre altre mamme devono sgobbare e non si possono godere i propri figli.
Un’amica a cui piace la sua professione e che ha deciso quindi di proseguire il lavoro nonostante i figli, è stato detto che è un’egoista, presuntuosa che non si merita la benedizione che ha e che dovrebbe pensare ai figli invece che a sé stessa.

Moltissime aspirano al part time (difficilissimo) ma se poi parli con la mamma che lo ha ottenuto scopri che ha dovuto rinunciare alla carriera o accettare una posizione inferiore rispetto alla sua preparazione professionale (e quindi anche stipendio) per avere questo “privilegio”.
La mamma che lavora da casa è apparentemente la somma di ogni pro. Non deve avere a che fare con uffici, traffico, colleghi. Può lavorare quando e quanto le pare, persino in pigiama se vuole.
Ma anche questa situazione nasconde lati scuri: non c’è mai un vero e proprio stacco tra lavoro e vita casalinga e spesso c’è chi ti dice “Ma sei a casa! Perché non hai pulito, lavato, fatto la spesa, cucinato? Perché non sei andata a fare quella commissione e quell’altra?”.

E se la suddetta mamma prova a rispondere con un timido “Mah…veramente devo anche lavorare”” di solito si sente dire “Ma che scherzi? Le mamme che lavorano tutto il giorno, quelle si che sono impegnate veramente!”.

 

Giratela come volete ma non c’è un modo di fare la mamma che non desti contrasti, giudizi e condanne e che non sia accompagnato da un serpeggiante senso di colpa, amalgamato a frustrazione e qualche rimpianto.

Perché? Perché una donna non può vivere serenamente le scelte che fa? Perché se decide di dedicarsi solo alla famiglia è una mantenuta e se invece vuole continuare a lavorare è un’egoista? E coloro che non hanno scelta? Coloro che vorrebbero lavorare e invece non possono e viceversa?

Da qualche tempo a questa parte sto assistendo anche ad uno spiacevole evolversi di questo confronto fra categorie. Sento, vedo mamme in guerra contro altre mamme, nel tentativo di dimostrare chi è la più brava, quella che fatica di più nonostante riesca a fare tutto. O quella che è più da compatire.
Mamme che si guardano tra di loro dall’alto in basso e si giudicano e si condannano. Invece di fare fronte comune e di supportarsi a vicenda, si boicottano cercando di aumentare il senso di colpa dell’altra per nascondere il proprio.

Vorrei concludere con due considerazioni:

1 A chi si sente sempre in dovere di criticare una mamma: per cortesia, che si faccia i fatti suoi e volga il suo tempo e la sua attenzione ad impegni più importanti, tipo guardare la trave dentro il proprio occhio prima di indicare la pagliuzza in quello altrui.

2 A noi mamme. Tutte facciamo la stessa cosa con metodologie diverse: mettiamo il nostro impegno, il tempo, la salute, le nostre conoscenze ma soprattutto il nostro amore per crescere degli  esseri umani. Nulla di più, nulla di meno.
Accettiamo le scelte che facciamo e cerchiamo di migliorare ciò che non ci va, cercando nel contempo di vivere al meglio la vita che abbiamo.
E per favore, evitiamo di metterci le une contro le altre perché è solo una perdita di tempo dato che non esistono madri migliori di altre, ma solo ottime mamme che fanno del loro meglio.

A quale categoria appartenete voi? Siete mai finite sotto il fuoco incrociato di questa guerra tra mamme?

 

FONTE: http://www.oasidellemamme.it/2013/09/mamma-casalinga-vs-mamma-che-lavora/