La tua mania di perfezione ti sta rovinando la vita?

Ci ritroviamo spesso nella nostra vita, nelle attività, nel lavoro, nelle nostre passioni a pretendere (e tante volte a pretenderlo da chi ti sta vicino 😛 ), che tutto sia scrupolosamente, immancabilmente, supremamente PERFETTO!!!
Quante volte abbiamo desiderato cambiare la nostra vita e tutte le volte siamo cadute sul fatto che, per farlo, sia necessario vivere in una famiglia, con un lavoro, in un luogo, con delle giornate come dire PERFETTE?

Niente deve andare storto, tutto deve incastrarsi come un un puzzle alla perfezione.
Essere sempre nella costante ricerca di qualcosa di più, quella necessità assoluta di dover fare tutto “per bene”, per poter dimostrare a se stessi e agli altri di valere.
Abbiamo sempre l’ambizione di dover essere le “prime della classe”, a consegnare quel progetto curato nel dettaglio che nessuno alla fine guarderà, a raggiungere risultati eccezionali ed essere le migliori a tutti i costi.
Se sei una di quelle donne che riesce a primeggiare su tutti i fronti…. bhe, tutti i miei complimenti non reggo il confronto con te!!

Perchè? Perchè, nella mia crescita personale una cosa di fondamentale importanza l’ho capita quando ho imparato che la mania di perfezionismo, non era affatto costruttiva, anzi, rappresentava per me un deterrente e mi faceva stare veramente male 🙁 . Quel senso di “inferiorità”, di fallimento, quel sentirsi “in colpa” per non essere riuscita a raggiungere quell’obbiettivo che mi ero posta, davvero mi stava lacerando dentro.

bhe, come mi sentivo? ovviamente frustrata, depressa e i traguardi sembravano sempre irraggiungibili… una sfigata insomma! Oltretutto pretendevo da chi mi stava vicino, da chi mi ama e vuole rendermi felice,  che pure loro fossero perfetti anche nelle banalità con la conseguenza che non li rendevo “liberi” di essere se stessi.

Poi quando ti ritrovi tra donne, conoscenti, amiche, parenti e senti  “di quella che nonostante le 10 ore di lavoro riesce ad andare in palestra due volte alla settimana” (e io forse forse mi faccio una passeggiata fino al supermercato), di “quella che riesce ad organizzarsi per l’estetista e parrucchiera” (e io riesco a mala pena a passarmi il rasoio) , “di quella che ha il tempo di fare shopping” (io ho il tempo per andare a fare la spesa cronometrata),  “di quella che ha fatto diventare un hobby la sua attività” (ma come ha fatto!!!!). e allora ti domandi: ma come fanno ste donne a riuscire in questi successi quotidiani, con il minimo sforzo, senza errori, senza stress, fiduciose di se stesse!?!?!?

e a questo punto che succede? ti viene l’angoscia e ti ritrovi a prendertela con te stessa, a rimuginare continuamente nei tuoi pensieri senza avere una risposta alle tue domande a piangere in silenzio .

Qualsiasi sia l’obbiettivo che vuoi raggiungere nella tua vita, io scommetto che sei sempre MOLTO severa con te stessa e che se non sarà un successo PERFETTO, comunque non sarai soddisfatta dei risultati raggiunti.
La conclusione è: anche se avrai concluso la maratona (42 km!!!)  la tua impresa non la considererai eccezionale. Perchè sarai arrivata con il fiatone, non avevi più le forze per camminare, desideravi un tempo migliore e bla bla bla….. tutto per dire che non hai fatto niente di eccezionale perché sei tu la più accanita critica di te stressa, Vero? sbaglio?

Sai cosa ti dico: ci sarà sempre qualcuno migliore di noi, quello che conta è la nostra approvazione e non l’approvazione degli altri. Questa consapevolezza mi ha fatto capire che devo imparare a godere dei risultati raggiunti indipendentemente che siano la perfezione e a concedermi che anche io posso e devo sbagliare!

Qualsiasi sia il progetto o l’attività che si voglia intraprendere, bisogna imparare a iniziarla un passo alla volta, mirando a salire la montagna: alla vetta riusciremo ad arrivare solo con pazienza e perseveranza. Il perfezionismo cosa ci può portare? Assolutamente a niente se non a demolire la nostra AUTOSTIMA.
Non possiamo pensare che la vita è solo bianco e nero. Ci sono molte altre sfumature che sono gli errori che tutti possiamo commettere e che fanno parte del nostro percorso di vita che dobbiamo cogliere per migliorarsi.

Come un bambino: quando inizia a camminare dopo una caduta si rialza perchè sarà solo cadendo che imparerà  poi a correre. Noi dobbiamo essere come quel bambino, che non si ferma perchè è caduto, ignora che ci sia qualcuno a criticarlo, perchè il suo valore non è legato al successo di aver camminato “al primo colpo”, ma alla forza che ha avuto di rialzarsi e riprovarci fino riuscire a camminare.

Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.
Il Piccolo Principe

Aver sbagliato, aver fallito, non significa di non valere niente come persona e che non c’è altro da fare se non arrendersi. Sono proprio i bambini ad insegnarcelo, nella loro semplicità!
E dopo aver spiattellato in faccia la dura verità di un perfezionista, allora cosa fare?

  1. Accetta la tua imperfezione: fattene una ragione, sii sincera con te stessa perchè la verità è che la perfezione non esiste.
  2. Accetta il fallimento: tutti sbagliamo e se vuoi realizzare i tuoi sogni accetta che possono esserci degli ostacoli nel tuo percorso e che sicuramente incontrerai dei problemi e che hai le capacità per risolverli. Chi dice il contrario?!?!
  3. Inizia a realizzare i tuoi sogni: hai sempre seguito la “strada sicura” per non sbagliare. Ora definisci la strada per realizzare il tuo sogno e nel tuo percorso definisci una sequenza da seguire passo passo. ci saranno delle “cadute” ma tu ti rialzerai perchè TU SEI UNA PERSONA CHE VALE E CI RIUSCIRAI!

Spero che questo articolo possa farti riflettere e che lo condividerai con le persone a cui vuoi bene per dirgli che TU le ami perchè sono così come sono, nella loro imperfezione come tu hai imparato ad amare te stessa per quella che sei . A questo punto posso solo augurarti una buona giornata imperfetta Rita.