Non sprecare il tuo TEMPO

Molte volte, non ci rendiamo conto di quanto sia importante NON sprecare il nostro prezioso TEMPO e soprattutto NON trovarci fra 20 anni a vivere di RIMPIANTI.
Il tempo non ha prezzo e quando è passato non torna più indietro. Ad un certo punto della nostra vita, se non lo abbiamo già fatto, ci chiederemo cosa saremmo potuti essere se avessimo avuto il coraggio di farlo oppure se AVESSIMO TROVATO IL TEMPO PER FARLO!

Sai cosa ti dico? Io ho SCELTO che NON voglio vivere di rimpianti, di cose NON fatte o NON dette ma voglio imparare a prendere le decisioni migliori, di non VIVERE nella paura di non riuscire a farcela, di essere giudicata, di ritrovarmi a dirmi un giorno a dire…”come è passato in fretta in TEMPO e ormai non possiamo più tornare indietro”.

Cosa mi ha portato a questa consapevolezza? Il pensiero che purtroppo TUTTI abbiamo una bella etichette invisibile attaccata addosso con la DATA di SCADENZA impressa ma, la fregatura è …. che non sappiamo quale sia questa DATA.

Prova a pensare, fra 20 anni di cosa ti pentirai?

  • Di esserti preoccupato troppo di quello che dice la gente. Troppo spesso ci ritroviamo ad inseguire sogni ed aspettative altrui (genitori, amici e società in generale) e sembra che quello che dicono gli altri sia “legge” da seguire alla lettera e se sbagli….”apriti cielo quante paranoie!”. Bhe ti ricordi quando andavi all’asilo? Le litigate? Le tirate di capelli? Pensa…. non te lo ricordi per cosa? Infatti! Proprio così, fra 20 anni non te lo ricorderai cosa dicono oggi di te 😛 , quindi???  Vivi la tua vita e fregatene beatamente di quello che pensano gli altri: conta solo il giudizio che hai di te stesso e delle persone che ami e che ti amano per quello che sei.
  • Di aver procrastinato troppo a lungo quel progetto. Tantissimi non sanno nemmeno il significato di procrastinazione, ma io non smetto mai di ricordalo (essendo anche io una ex procrastinatrice anonima 😛 )
    Rimandare al domani con lo scopo di temporeggiare o, addirittura, di non fare ciò che si dovrebbe.
    Prima che il “treno sia ormai passato” e se NON vuoi vivere di rimpianti, piantala di procrastinare.
  • Di non esserti preso cura della tua salute. A 20 anni ci sentiamo invincibili. A 30 anni cominciamo ad avere alcuni dubbi sui nostri super poteri. A 40 anni il divano inizia ad avere un fascino esotico. A 50 anni… bho!
    Quando mi tocca andare dal dottore sono sempre preoccupata… ho sempre paura che la “DATA di SCADENZA” sia vicina ma forse è anche un po’ colpa mia. Quindi mi dico “alza le chiappe e datti una mossa”  ma non farlo solo quando ti prendere la “fifa” 🙂
  • Di non aver vissuto la tua vita. L’autrice del libro “Vorrei averlo fatto” è Bronnie Ware un’infermiera australiana, che ha scritto un breve libro in cui ha raccolto i cinque più grandi rimpianti dei pazienti in fin di vita che ha avuto l’onore di assistere nel corso degli anni. Il loro rimpianto più grande? Non aver vissuto fino in fondo la propria vita. Siamo talmente oberati, dagli impegni, dalle responsabilità che ci dimentichiamo di vivere la nostra vita, di rispettare i nostri valori, di inseguire i nostri sogni.
  • Di non aver detto cosa provavi a quella persona. Ogni lasciata è persa. Quanto pensi di aspettare prima di confessare quello che provi a quella persona speciale? Se non lo farai, rischi di pentirtene per il resto della tua vita.
  • Di non aver coltivato le tue amicizie. In questi anni ho capito che le amicizie sono di diversi tipi: quelle dell’infanzia, quelle fraterne, quelle familiari, quelle “da far serata”, quelle “delle mamme”, quelle “per le chiacchiere”, quelle “a distanza”, quelle “per stare in compagnia”, insomma di amicizie ce ne sono di tanti tipi ma solo recentemente ho scoperto l’importanza che ogni amicizia ti sa donare “qualcosa” che ti arricchisce DENTRO. Non smettere mai di coltivarle perchè se te ne prenderai cura, di qualsiasi tipo siano, saranno per TUTTA LA VITA.
  • Di non essere stato grato per quello che avevi. Ci accorgiamo di quanto fossimo fortunati tutte le volte che perdiamo qualcosa: è inevitabile, a meno che… a meno che non iniziamo ad essere grati o Coltivare la Gratitudine è la via della Felicità ogni santo giorno!
  • Di non aver detto abbastanza “ti voglio bene” alle tue persone care. Io lo ripeto sempre alle persone a me care “TI VOGLIO BENE” e, se non riesco a dirlo, le abbraccio perchè spero lo capiscano.  Hai mai pensato a cosa faresti se ti dicessero che ti rimangono appena 5 minuti di vita? tu cosa diresti e cosa vorresti sentirti dire? Allora non aspettare…comincia  a dirlo subito! Io ho già iniziato spero lo farai anche tu!
  • Di aver sprecato il tuo tempo. Non devi aspettare vent’anni per renderti conto di quanto tempo sprechi ogni giorno. Rimboccati le maniche e pensa “fra 20 anni cosa non vorrei IO rimpiangere?”.

Ora vi lascio con una lettura, una storia vera che fa riflettere ma che “calza a pennello” in molte situazioni, quando ti ritrovi risucchiato e schiavizzato dal sistema, un po’ come tutti del resto 🙂

 

” Ciao, mi chiamo John.
Sono rimasto nascosto per un po’ ma finalmente ho creato un profilo per scrivere questo contributo.
Ho bisogno di confessarmi.
Chi sono?
Ho quarantasei anni, lavoro in banca e ho vissuto la mia intera vita in modo contrario alle mie intenzioni.

Tutti i miei sogni, le mie passioni, sparite. In un lavoro stabile dalle nove alle sette. Sei giorni alla settimana. Per ventisei anni. Ho continuamente scelto il sentiero più sicuro per tutto e ciò mi ha, alla fine, cambiato.

Oggi ho scoperto che mia moglie mi ha tradito per gli ultimi dieci anni. Mio figlio non prova alcun sentimento verso di me. Mi sono reso conto di essermi perso il funerale di mio padre PER NIENTE. Non ho finito il libro che volevo scrivere, non sono andato in giro per il mondo, non ho aiutato i senza casa. Tutte queste cose erano per me certezze quando ero giovane. Se la versione più giovane di me mi incontrasse oggi, mi prenderebbe a pugni. Spiegherò presto come quei sogni sono scomparsi.

Iniziamo con una descrizione del sottoscritto quando avevo vent’anni. Sembra solo ieri quando ero sicuro che avrei cambiato il mondo. Le persone mi amavano e io amavo le persone. Ero innovativo, creativo, spontaneo, prendevo rischi ed ero bravo a interagire con le persone.
Avevo due sogni: Il primo era scrivere un libro utopico/distopico;

Il secondo era esplorare il mondo e aiutare i poveri e i senza casa.

Al tempo uscivo già con la mia futura moglie da quattro anni. Amore giovane. Lei amava la mia spontaneità, la mia energia, la mia capacità di far ridere la gente e farla sentire amata. Ero sicuro che il mio libro avrebbe cambiato il mondo. Avrei illustrato il punto di vista dei “cattivi” e di quelli con la mente “contorta”, dimostrando così che tutti la pensano in modo diverso e che le persone non pensano mai che quello che stiano facendo sia sbagliato. Avevo già scritto settanta pagine quando avevo vent’anni. Sono rimasto a settanta pagine all’età di quarantasei anni.

Avevo visitato con lo zaino in spalla la Nuova Zelanda e le Filippine. Stavo progettando di visitare tutta l’Asia, poi l’Europa, poi l’America (tra l’altro, vivo in Australia). Fino ad ora, ho solo visitato la Nuova Zelanda e le Filippine.

Ora, ecco dove le cose sono andate male. I miei più grossi rimpianti. Avevo vent’anni. Ero figlio unico. Avevo bisogno di stabilità. Avevo bisogno di un lavoro che avrebbe dettato la mia intera vita. Dedicare la mia intera vita a un lavoro dalle nove alle sette. Cosa stavo pensando? Come potevo vivere quando il lavoro era la mia intera vita? Dopo essere tornato a casa, mangiavo cena, preparavo di lavoro per il giorno successivo e andavo a dormire alle dieci per svegliarmi alle sei del mattino seguente. Dio, non riesco a ricordare l’ultima volta che ho fatto l’amore con mia moglie.

Ieri, mia moglie ha ammesso di avermi tradito per gli ultimi dieci anni. Dieci anni. Sembra tanto tempo ma io non riesco neanche a concepirlo. Non mi ha fatto neanche male. Mi ha detto è perché io sono cambiato. Non sono la persona che ero una volta.

Cos’ho fatto durante gli ultimi dieci anni?

Al di fuori del lavoro, non posso dire di aver fatto nulla. Non sono stato un vero e proprio marito. Non sono stato me stesso.

Chi sono? Cosa mi è successo?

Non ho neanche chiesto per il divorzio o gridato o pianto. Non ho sentito NIENTE. Adesso, scrivendo questo, mi sta venendo da piangere. Non perché mia moglie mi ha tradito ma perché mi rendo adesso conto che sono morto dentro. Cos’è successo a quella persona così divertente, amante del rischio e energetica che voleva cambiare il mondo?

Mi ricordo di quando la ragazza più popolare della scuola mi chiese di uscire con lei ma rifiutai a favore di quella che oggi è mia moglie. Ero veramente popolare con le ragazze a scuola. Ma rimasi leale. Non esplorai. Studiai ogni giorno.

Vi ricordate di tutto quel viaggiare con lo zaino in spalla e dello scrivere il libro? Tutto ciò era durante i primi anni di università. Lavoravo part-time e spendevo tutto quello che guadagnavo. Adesso, risparmio tutto. Non mi ricordo dell’ultima volta che ho speso per un qualcosa di divertente per me. Non so neanche cosa voglio adesso.

Mio padre è morto dieci anni fa. Mi ricordo le chiamate da parte di mia mamma dicendomi che si stava sempre di più ammalando. Io ero sempre più occupato con il lavoro e stavo per ricevere una grande promozione. Ho continuato a rimandare la visita sperando che lui avrebbe resistito. Lui è morto e io ho ottenuto la mia promozione. Quando è morto, mi dissi che non importava non averlo visto. Essendo ateo, razionalizzavo che, essendo morto, non importava.

Che cosa mi passava per la mente?

Razionalizzando tutto, inventandomi scuse per rimandare le cose. Scuse. Procrastinazione. Tutto porta ad una sola cosa, NIENTE. Mi convincevo che la stabilità economica era la cosa più importante. Adesso so che sicuramente non lo è. Rimpiango di non aver fatto nulla con la mia energia quando ce l’avevo. Le mie passioni. La mia gioventù. Rimpiango di aver permesso al mio lavoro di dominare la mia vita. Rimpiango di essere stato un marito orrendo, solo una macchina per fare soldi. Rimpiango di non aver finito il mio libro, di non aver viaggiato il mondo. Di non essere stato presente dal punto di vista emotivo per mio figlio.

Di essere un maledetto portafoglio senza emozioni.

Se stai leggendo questo, e hai tutta la vita davanti, per favore. Non procrastinare. Non rimandare i tuoi sogni. Goditi la tua energia, le tue passioni. Non stare su Internet tutto il tuo tempo libero (a meno che la tua passione lo richieda). Per favore, fai qualcosa con la tua vita quando sei giovane. NON mettere radici a vent’anni. NON dimenticarti degli amici, la famiglia e di te stesso. NON sprecare la tua vita. Le tue ambizioni. Come io ho fatto con le mie. Non fare come ho fatto io.

Scusate il lungo articolo, semplicemente dovevo scriverlo.

Mi sono reso conto che ho lasciato che la procrastinazione e i soldi fermarmi dal perseguire le mie passioni quando ero giovane e adesso sono morto dentro, vecchio e stanco. “

(John  Jerryson, utente di Reddit, ha pubblicato la sua storia all’interno della sezione ‘Today I Fucked Up’)

Qualsiasi persona tu sia, utilizza il TUO tempo per dedicarti a ciò che ti appassiona,a quello in cui credi, a coltivare le attività che ti fanno sentire VIVA e non devi MAI perder di vista quale è la tua vera strada.
Continua a coltivare le tue passioni, le relazioni con le persone che ami, dedicati agli amici, quelli VERI, alle persone SPECIALI della tua VITA per i quali vale la pena dedicare il TUO TEMPO.  Rita